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Volumi basati su curiose credenze medievali con riferimento alla tradizione popolare italiana. La collana è a cura di Simonluca Renda.
Il nuovo volume di Artgothique approfondisce questo flagello nello scorrere della Storia, analizzando cronache, articoli e racconti: cicatrici lasciate nei secoli in tutta Europa. Si parla della storia, anzi, delle storie, di lupi mannari.
Chi ha inventato la Morte? Non è così strano porsi questa domanda, perché se ci chiedessimo che aspetto ha la mietitrice di anime, a tutti verrebbe in mente la stessa risposta: il Medioevo ha plasmato quell'immagine che mentalmente rievochiamo. Quali trasformazioni hanno permesso questo? Una rivoluzione culturale ha mutato l'iconografia della Morte, ma non è l'unico cambiamento avvenuto: anche gli spiriti dei trapassati hanno visto modificare la loro immagine e il loro campo d'azione, e persino l'Aldilà è stato completamente plasmato da secoli di supposizioni e visioni. Folklore e Storia si mescolano, in un percorso che vede eserciti di morti vagare nelle campagne, il leggendario Artù diventare re di un Oltretomba collocato nel centro del monte Etna, mentre scheletri danzanti conducono ricchi e poveri verso la loro ultima meta.
Il vampiro, creatura eterna che affolla da secoli media differenti spostandosi senza sosta né difficoltà da uno all’altro, verrà finalmente preso in esame attraverso un’analisi serrata, pronta ad infrangere violentemente i muri delle errate convenzioni che circondano quest’essere da quando letteratura e cinema ne fecero loro proprietà personale.
Il demone Incubo, grande protagonista di questo primo volume, si mostrerà in tutto il suo fascino di antica figura connessa alle mille sfumature dell'inconscio; demone presente nel folklore romano e che attraversa i secoli cambiando continuamente forma, esso affolla un numero altissimo di opere medievali e si è fatto strada nell'immaginario popolare fino ai nostri giorni, tanto da essere ancora presente in diverse tradizioni regionali.
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