TUTTO IL TEATRO
€ 19.00
Autore:
Franco Coletti
Formato cm. 14,5x20,5 - Pag. 232 con illustrazioni dell'autore
ISBN 978-88-99841-16-4
Testi teatrali
Tra le opere di narrativa di Coletti, questo testo è molto particolare, poiché non si tratta di romanzi, racconti o poesia, ma di testi teatrali: cinque brevi atti unici e due drammi in tre atti.
Vediamo a confronto De Sade e i pazienti di Charendon, Re Lear e il suo buffone e il pazzo, il filosofo Heidegger e i suoi fantasmi personali, Dio e Satana, un nazista in fuga e la sua nemesi femminile, Clitemnestra, i figli, il marito Agamennone e la sua tragedia di donna ribelle in un universo maschile di sopraffazione, una bambina che ama gli uccelli e la sua famiglia (con contorno di un diavolo molto dialettico). Evidenti sono i richiami al grande teatro, sia greco che shakespeariano, sia moderno sulla scia di Weiss, Sartre, Ionesco.
Ma sempre, soprattutto, l'inventiva e la personalissima creatività dell'autore, che ricrea qui tradizioni vecchie e nuove, riproponendo i grandi interrogativi che da sempre tormentano l'uomo: il senso della vita, il bene e il male, le pulsioni più oscure con gli aneliti più nobili, i rapporti tra uomo e donna, tra uomo e uomo, donna e donna, la necessità della rivolta, la saggezza e la follia.
Non si danno risposte sicure e presuntuose. È nel porre le domande che consiste il coraggio di intraprendere il viaggio, e in questo la speranza di capire, o, perlomeno, perdonare.
Formato cm. 14,5x20,5 - Pag. 232 con illustrazioni dell'autore
ISBN 978-88-99841-16-4
Testi teatrali
Tra le opere di narrativa di Coletti, questo testo è molto particolare, poiché non si tratta di romanzi, racconti o poesia, ma di testi teatrali: cinque brevi atti unici e due drammi in tre atti.
Vediamo a confronto De Sade e i pazienti di Charendon, Re Lear e il suo buffone e il pazzo, il filosofo Heidegger e i suoi fantasmi personali, Dio e Satana, un nazista in fuga e la sua nemesi femminile, Clitemnestra, i figli, il marito Agamennone e la sua tragedia di donna ribelle in un universo maschile di sopraffazione, una bambina che ama gli uccelli e la sua famiglia (con contorno di un diavolo molto dialettico). Evidenti sono i richiami al grande teatro, sia greco che shakespeariano, sia moderno sulla scia di Weiss, Sartre, Ionesco.
Ma sempre, soprattutto, l'inventiva e la personalissima creatività dell'autore, che ricrea qui tradizioni vecchie e nuove, riproponendo i grandi interrogativi che da sempre tormentano l'uomo: il senso della vita, il bene e il male, le pulsioni più oscure con gli aneliti più nobili, i rapporti tra uomo e donna, tra uomo e uomo, donna e donna, la necessità della rivolta, la saggezza e la follia.
Non si danno risposte sicure e presuntuose. È nel porre le domande che consiste il coraggio di intraprendere il viaggio, e in questo la speranza di capire, o, perlomeno, perdonare.