EMI NELLA NEBBIA La vera storia del Dottor Jekyll e di Mr. Hyde
€22.00
Autore:
Franco Coletti
Formato cm. 14,5x20,5 pag. 312 con illustrazioni a colori - Febbraio 2020
ISBN 978-88-99841-51-5
Romanzo
Come sempre, Franco Coletti rende magico e attuale ogni racconto della sua arte. Anche in questa sua ultima opera riesce a dipingere e caratterizzare personaggi presi in prestito da Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (1886) dello scrittore scozzese Robert Louis Stevenson sapientemente miscelati con Le avventure di Oliver Twist (1837) di Charles Dickens e le vicende dello sconosciuto assassino chiamato Jack lo squartatore (Jack The Ripper) occorse tra l’estate e l’autunno del 1888 nel fatiscente quartiere Whitechapel di Londra.
Come ormai è tradizione per l’autore, arricchiscono l’opera, 39 immagini a piena pagina, di cui ben 26 sono a colori, così da rendere ancora più densa e vivida la lettura.
Nelle righe del suo racconto, si è proiettati nella nebbia malaticcia di una città, Londra, che è il simbolo di tutte le città, di tutte le epoche e di tutta l’umanità. Di tutti i poteri che la Storia ufficiale narra. Di tutte le disfunzioni che la società con il suo progresso impone. Di un noi e di un voi. Dell’ambiguità di ogni bene, dell’ambiguità di ogni male.
Ma come il buon Jekyll afferma, il bene e il male non sono solo prodotti del mondo sociale, sono oscuri mostri che si dibattono nell’animo dell’umanità intera, senza eccezioni. E nel romanzo si passeggia sempre a cavallo di questi draghi. Si va a spasso respirando l’umidità, nei quartieri più torpidi della vita di ogni singolo essere vivente, dentro quei sobborghi interiori che si visitano solo negli angoli foschi della notte. Incubi di un dio minore.
Formato cm. 14,5x20,5 pag. 312 con illustrazioni a colori - Febbraio 2020
ISBN 978-88-99841-51-5
Romanzo
Come sempre, Franco Coletti rende magico e attuale ogni racconto della sua arte. Anche in questa sua ultima opera riesce a dipingere e caratterizzare personaggi presi in prestito da Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (1886) dello scrittore scozzese Robert Louis Stevenson sapientemente miscelati con Le avventure di Oliver Twist (1837) di Charles Dickens e le vicende dello sconosciuto assassino chiamato Jack lo squartatore (Jack The Ripper) occorse tra l’estate e l’autunno del 1888 nel fatiscente quartiere Whitechapel di Londra.
Come ormai è tradizione per l’autore, arricchiscono l’opera, 39 immagini a piena pagina, di cui ben 26 sono a colori, così da rendere ancora più densa e vivida la lettura.
Nelle righe del suo racconto, si è proiettati nella nebbia malaticcia di una città, Londra, che è il simbolo di tutte le città, di tutte le epoche e di tutta l’umanità. Di tutti i poteri che la Storia ufficiale narra. Di tutte le disfunzioni che la società con il suo progresso impone. Di un noi e di un voi. Dell’ambiguità di ogni bene, dell’ambiguità di ogni male.
Ma come il buon Jekyll afferma, il bene e il male non sono solo prodotti del mondo sociale, sono oscuri mostri che si dibattono nell’animo dell’umanità intera, senza eccezioni. E nel romanzo si passeggia sempre a cavallo di questi draghi. Si va a spasso respirando l’umidità, nei quartieri più torpidi della vita di ogni singolo essere vivente, dentro quei sobborghi interiori che si visitano solo negli angoli foschi della notte. Incubi di un dio minore.