CONOSCERE L'AGROECOLOGIA
€13.00
Autore:
a cura di Silvia Pérez-Vitoria - Eduardo Sevilla Guzmán
Formato cm. 14,5x20,5 - Pag. 120
ISBN 978-88-99841-1-95
Con la riscoperta dei saperi dei contadini e alla luce degli apporti di varie discipline è nata L’agroecologia che secondo alcuni sarà L’AGRICOLTURA DEL XXI SECOLO.
Spesso ridotta ai minimi termini, alla sua dimensione tecnica, l’agroecologia è poco conosciuta. Viene spesso confusa con le pratiche colturali dell’agricoltura biologica, mentre si tratta di un approccio molto più ampio. Il suo infatti è un orientamento olistico, che ricostituisce i legami fra le dimensioni agronomica, economica, sociale e politica. Più che una scoperta, è la riscoperta del ruolo centrale che deve essere dato ai saperi e al saper-fare dei contadini per il mantenimento dei fragili equilibri degli agroecosistemi (gli ecosistemi manipolati dall’uomo).
L’agroecologia, come ci dicono gli autori nel testo, non è una nuova scienza agricola ma il recupero di un ‘sapere’ che l’uomo ha prodotto nei millenni e che si sta perdendo: quello di una relazione armoniosa col proprio ambiente specifico, ben diversa dalla forzatura innaturale e indiscriminata imposta dall’agroscienza moderna di cui sentiamo ormai gli effetti negativi.
Ciò non significa cristallizzarsi in un sapere tramandato passivamente. Nel mondo andino, uno dei 10 luoghi originari dell’agricoltura, si parla di ‘dialogo’ fra l’essere umano e il suo ambiente. Una delle pratiche essenziali dei contadini andini, dove lo scambio di semi o tuberi è tuttora abituale, è infatti la prueba (prova), la verifica della possibilità dei nuovi ‘membri’ di familiarizzare e prosperare nella nuova chacra (la porzione di terra dove il contadino coltiva e alleva gli animali), in un processo di miglioramento e di espansione della biodiversità agricola che è iniziato diecimila anni or sono e che continua ancora oggi.
Formato cm. 14,5x20,5 - Pag. 120
ISBN 978-88-99841-1-95
Con la riscoperta dei saperi dei contadini e alla luce degli apporti di varie discipline è nata L’agroecologia che secondo alcuni sarà L’AGRICOLTURA DEL XXI SECOLO.
Spesso ridotta ai minimi termini, alla sua dimensione tecnica, l’agroecologia è poco conosciuta. Viene spesso confusa con le pratiche colturali dell’agricoltura biologica, mentre si tratta di un approccio molto più ampio. Il suo infatti è un orientamento olistico, che ricostituisce i legami fra le dimensioni agronomica, economica, sociale e politica. Più che una scoperta, è la riscoperta del ruolo centrale che deve essere dato ai saperi e al saper-fare dei contadini per il mantenimento dei fragili equilibri degli agroecosistemi (gli ecosistemi manipolati dall’uomo).
L’agroecologia, come ci dicono gli autori nel testo, non è una nuova scienza agricola ma il recupero di un ‘sapere’ che l’uomo ha prodotto nei millenni e che si sta perdendo: quello di una relazione armoniosa col proprio ambiente specifico, ben diversa dalla forzatura innaturale e indiscriminata imposta dall’agroscienza moderna di cui sentiamo ormai gli effetti negativi.
Ciò non significa cristallizzarsi in un sapere tramandato passivamente. Nel mondo andino, uno dei 10 luoghi originari dell’agricoltura, si parla di ‘dialogo’ fra l’essere umano e il suo ambiente. Una delle pratiche essenziali dei contadini andini, dove lo scambio di semi o tuberi è tuttora abituale, è infatti la prueba (prova), la verifica della possibilità dei nuovi ‘membri’ di familiarizzare e prosperare nella nuova chacra (la porzione di terra dove il contadino coltiva e alleva gli animali), in un processo di miglioramento e di espansione della biodiversità agricola che è iniziato diecimila anni or sono e che continua ancora oggi.